Imprese consapevoli e Teoria U
Ma come lo costruiamo concretamente, questo “bene comune” di cui tutti parlano?
Come lo guidiamo, il cambiamento verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale?
La Teoria U è una risposta innovativa e funzionale perché offre strumenti creativi, affascinanti e immediatamente spendibili nei contesti organizzativi.
Ne abbiamo parlato – insieme a me ci sono stati Paolo Fedi e Susan George- ieri presso AIFS Study in London a Firenze, in un incontro che abbiamo organizzato con la Cattedra Transdisciplinare UNESCO in Sviluppo Umano e Cultura di Pace, il Club per l’UNESCO di Firenze, Manageritalia e Teatrarci aps, in occasione della Giornata Mondiale della Creatività e dell’innovazione.
Un incontro ricco di stimoli e partecipazione!
Quale modo migliore di celebrare la giornata della creatività e dell’innovazione, se non parlando di Teoria U?Ormai applico la Teoria U da anni nei miei progetti di comunicazione, integrandola nel processo di lavoro. Anno dopo anno, ne riscopro la potenza.La Teoria U resta a mio avviso una delle più innovative tecnologie sociali per il cambiamento sistemico, il quale parte sempre dalla trasformazione individuale e dalla capacità di allineare pensieri, emozioni ed azioni.Ogni individuo è responsabile di ciò che porta all’interno del sistema, non solo in termini razionali ma anche emotivi.Esiste quindi una consapevolezza che l’individuo deve sviluppare, affinchè si possa procedere per la co-costruzione del bene comune.La Teoria U offre il quadro teorico e gli strumenti pratici per inseguire questa consapevolezza e connetterci con la fonte di creatività che è dentro di noi, quella stessa fonte che ci permette di connetterci con gli altri per co-creare la trasformazione sistemica che desideriamo.
Grazie ancora a tutti per aver partecipato.